Visita Nutrizionistica

Dott. Riccardo Rossi Marcelli

Biologo Nutrizionista a Roma

Sede: Via Appiano n. 13/C

Guidonia Montecelio (RM)

P.I. 15647231008

N° iscrizione Albo AA_084827 (Sezione A)

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Bioimpedenziometria

La (BIA) Bioimpedenziometria è un esame di tipo bioelettrico a basso costo, rapido e non invasivo utile per l'analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea.

 

Cosa vuol dire valutare la composizione corporea?

Vuol dire avere una stima delle masse corporee: magra (acqua, muscoli, ossa) e grassa (tessuto adiposo). Un organismo che funziona bene ha una buona idratazione, una massa muscolare ben rappresentata e un tessuto adiposo entro una percentuale accettabile.

 

Perché è importante valutare la composizione corporea?

Un aspetto prioritario, per chi vuole stare in salute anche se normopeso e per chi vuole recuperare un sano peso forma o migliorare la performance sportiva è quello di conoscere la propria composizione corporea. Il peso indicato dalla bilancia non ci fornisce informazioni precise sulla quantità di massa grassa e massa muscolare che abbiamo, né ci indica se siamo ben idratati o se per contro siamo in una condizione di disidratazione o in eccesso di ritenzione idrica; la bioimpedenziometria, invece, ci dà informazioni su tutti questi aspetti. 

 

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Nutrizionista Biologo a Roma

Come funziona l'esame bioimpedenziometrico?

La tecnica (BIA) è basata sul principio secondo il quale tutte le strutture biologiche si comportano come conduttori, semiconduttori e dielettrici (isolanti). Le diverse tipologie di tessuto esprimono una conduttività elettrica specifica, tale da renderle riconoscibili. Durante l'esame bioimpedenziometrico, tutte le strutture biologiche oppongono una forza al flusso di correnti continue o alternate, le quali dopo circa 30 secondi stimano con un'ottima sensibilità  l'angolo di fase e l'impedenza dei tessuti stessi. Il primo rappresenta la lettura del rapporto tra volumi intra ed extra cellulari, ma anche, la qualità cellulare; il secondo è il valore risultante dal rapporto tra la resistenza (parametro bioelettrico legato in maniera inversamente proporzionale alla quantità di fluidi presenti nell'organismo) e la reattanza (parametro bioelettrico legato in maniera direttamente proporzionale alla concentrazione cellulare) delle masse corporee presenti, al momento della misurazione. 

 

Follow-up

Quando si effettua la prima misurazione su un soggetto, viene analizzato quello che si chiama “STATO STAZIONARIO”, cioè la situazione idrico/nutrizionale di partenza del paziente in esame. Durante il percorso/terapia nutrizionale e in base agli obiettivi stabiliti in sede di anamnesi, lo schema alimentare viene elaborato e/o modificato di volta in volta per poter riscontrare le variazioni dei parametri prima citati "MIGRAZIONE". 

 

Come si esegue l'esame bioimpedenziometrico?

Il soggetto deve distendersi su di un lettino con le braccia staccate dal tronco e le gambe leggermente divaricate. Rimane sdraiato per circa 10 minuti in questa posizione, al fine di permettere una buona ridistribuzione dei liquidi corporei. Si posizionano 2 coppie di elettrodi, con una distanza di 5 cm l'uno dall'altro, sul dorso di mano e piede dello stesso lato del corpo.  Successivamente si posizionano le terminazioni (pinzette), in dotazione al cavo dello strumento, sugli elettrodi già adesi. Una corrente mono-frequenza alternata (circa 50Hz) permette di stimare con ottima precisione e sensibilità i valori precedentemente descritti (resistenza e reattanza). Dopo pochi secondi tali valori si stabilizzano e vengono inseriti in un software apposito, il quale con algoritmi ben specifici definisce il quadro metabolico completo del paziente.

 

Fattori che influenzano la misura bioelettrica:

 

  • qualità, distanza e posizionamento degli elettrodi
  • assunzione di alcolici: l'alcol è un vaso dilatatore e la sua assunzione può causare una caduta di tensione, con conseguente misurazione alterata
  • posizione del soggetto: la corretta posizione è supino, disteso per qualche minuto con gli arti divaricati
  • pulizia della pelle del soggetto in esame: se unta o troppo umida deve essere pulita
  • fonti elettromagnetiche
  • allenamento: è necessario attendere dalle 12 alle 24 ore dopo una sessione intensa per effettuare la misurazione (dipende dal tempo di recupero del soggetto)

 

Chi può effettuare l’esame?

Tutti, tranne:

  • chi è portatore di Pace Maker (stimolatore cardiaco)
  • chi è portatore di neurostimolatori, elettrodi impiantati nel cervello o subdurali
  • chi è portatore di impianti per l’udito
  • chi ha contratture o crampi muscolari
  • donna in gravidanza

 

Consigli

La bilancia purtroppo rappresenta per molti una paura vera e propria. Dopo aver constatato un aumento di peso, spesso si attuano misure restrittive che portano automaticamente a modificare le proprie scelte alimentari e di riflesso quindi, lo stile di vita. Esistono oggi diversi tipi di bilance, anche delle più avanzate, con sensori che danno una stima della composizione corporea.
ATTENZIONE! Non fatevi ingannare da questi strumenti...non hanno alcuna valenza scientifica. Un sistema di misura deve essere certificato dalle commissioni sanitarie internazionali, a seguito di studi e ricerche, attraverso i quali si definisce o meno la validità del metodo. La bioimpedenziometria (ci sono innumerevoli studi in letteratura) invece, garantisce una misurazione con sensibilità e precisione del 98%  sulla compartimentazione idrica (che per altro costituisce circa il 70% della nostra composizione corporea) ed attraverso algoritmi descritti nel software dello strumento stesso estrapola, con la stessa precisione e sensibilità, la massa grassa e muscolare. Non solo, definisce anche un importante indice metabolico, come la qualità cellulare, la quale fornisce un'idea di quanto siamo nutriti. Diffidate quindi della bilancia....letteralmente! Non ha senso farsi cruccio se non può farci capire cosa e perchè abbiamo perso o preso sul peso.